Piccola Aldologia
Con la sua terza mostra
Guidi&Schoen rende omaggio ad un protagonista dell’arte italiana degli ultimi
trent’anni. Verranno esposte, infatti, nelle sale della galleria circa 30 opere
di Aldo Mondino (Torino 1938) che rappresentano quasi una piccola antologia,
anzi aldologia, della multiforme produzione recente dell’artista torinese.
Vedremo quindi i dipinti
dedicati alla danza dei Dervisci, che ricordiamo protagonisti della Biennale di
Venezia del 1993 ed i multicolori quadri realizzati con i cioccolatini, le
sculture nei più vari materiali (ricordiamo “Lampadario Bic” costituito da
centinaia di vere e proprie penne dell’omonima marca) ed i raffinatissimi
“Iznik” omaggio alla famosa ceramica turca realizzati ad olio su vetro, fino
alle opere dedicate alla confraternita marocchina degli Gnawa ed ai toreri, in un viaggio attraverso
svariate culture e materiali.
Un appuntamento importante
per Genova che non vedeva un’esposizione dell’artista da più di quindici anni,
un’eternità per chi come Mondino ci ha abituato a continue novità e
cambiamenti. La caratteristica più eclatante di Mondino sembra essere,
infatti, quella di un artista sempre in cammino, alla ricerca di nuove tecniche
e nuove forme di espressione, senza tuttavia rinnegare mai i suoi precedenti
traguardi.
Aldo Mondino è nato a Torino nel 1938. Le prime
personali risalgono all'inizio degli anni Sessanta a Parigi. Il suo lavoro,
nato nell'ambito di una ricerca legata alla sperimentazione concettuale
europea, riscopre ben presto un rapporto con la pittura del tutto personale. Ha
esposto in importanti gallerie e musei in Italia e all'estero; nel 1993 gli è
stata dedicata una sala personale in occasione della quarantacinquesima
edizione della Biennale di Venezia.