Hozro: materiali sulle arti visive a Genova





Genova, 1 febbraio 2001

 

 

FROM:     GALLERIA SAN BERNARDO

                   P.zza San Bernardo, 64 r

                   16123 Genova

                   Tel./Fax: 010 2770580

 

      

 

OGGETTO:  COMUNICATO STAMPA CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE

 

Venerdì 9 febbraio, alle ore 17.00  verrà inaugurata presso la Galleria San Bernardo, Piazza San Bernardo 64 r (Genova-Palazzo Salvago -Centro storico - vicino a Palazzo Ducale), la personale di SERGIO AGOSTI – Mutazioni cromatiche e Contrappunti - con presentazione a cura di Francesco De Bartolomeis.

 

L’esposizione, aperta fino al 3 marzo, propone un numero scelto di tecniche miste recenti che raccontano di paesaggi appena accennati, ma carichi di allusive suggestioni. Protagonisti sono il segno e il colore che  vanno a  delineare ora il profilo d’una montagna ora la forma di una simbolica siepe che nasconde l’orizzonte. La tecnica poi rivela un uso quasi alchemico di carte ed inchiostri, pigmenti minerali e chine, di impalpabili polveri di grafite e carboncino.

 

Orario: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19. Lunedì pomeriggio su appuntamento; festivi

chiuso. Per ulteriori informazioni telefonare allo 010-2770580.

 

 


 

Una siepe come codice, tecnica mista su carta                  Paesaggio, tecnica mista su carta

 

 

Ivana Folle

               

 

 

 

TESTO DI PRESENTAZIONE

 

 

Per entrare nel lavoro di Sergio Agosti bisogna tentare di spiegare molte cose: la scelta dei materiali, l'uso anche simbolico che ne fa, il carattere musicale della composizione pittorica, le moltissime variazioni del segno, il contributo espressivo di particolari minimi (la presenza di quadratini rossi e blu che riprendono la notazione musicale medioevale).

La tecnica mista è complicata e arricchita da velinature con carta di riso o di lino: una nuova superficie su cui intervenire ulteriormente con chine e con grafite. Le velinature bloccano il pigmento puro e danno per così dire al dipinto due supporti: quello sotto e quello sopra la velinatura in carta giapponese.

       La tecnica della velinatura intensifica e rende più miste­rioso l'effetto generale di espansione e di rarefazione dell’immagine. La materia nella com­posizione si trasfigura,  diventa segno, pittura leggera anche quando è puro pigmento. È il de­stino di ogni elemento: carta, sabbia, pigmenti, in­terventi di collage, inserti di scritte (spesso illeggi­bili perché partecipi della funzione di af­fioramento).

Segni leggeri o marcati come fasce o radi o fitti, colori intensi o tenui, impronte, frammenti, macchie che generano stesure regolari. E rovesciamenti di visione: nell’allontanamento le cose non svaniscono ma acquistano netta evidenza di immagine.

       L'organizzazione dello spazio ha le coordinate terra-cielo non nella semplicità della oriz­zontale e della verticale. Tanto dall’alto, e si rinnova continuamente la visione, quanto da una inquieta e calma interiorità. La terra sintetizza rispecchiamenti e proiezioni, l’altro e se stessi. Il cielo è orizzonte in movimento, e si avvicina e si allontana da linee non materiali di montagne, di campi, di acque, simboli di una realtà che si raggiunge per sfioramenti e ci oltre­passa. Una certezza: si sa di andare verso luoghi poeticamente sconfinati e misteriosi.

       Agosti non si abbandona alla memoria, non evade nei ricordi, non si ferma alla traccia allusiva: è raccolto nel pen­siero e nell'emozione dell'oggi, dell'istante quasi fosse l’unica realtà. Ma da questa evanescenza, da questo ritirarsi dei colori in toni tenui nasce una singolare solidità. Nel senso che solo se si riesce a rappresentare l'istante si sa anche qualcosa della durata.

       L’avvolgimento atmosferico contrasta la frontalità dell'osservare. Emergono linee di terre, di orizzonti o impossibili con­fini. Compenetrazione tra se stessi e la natura, tra ciò che è vicino e ciò che si perde in remote lontananze. Sono na­tura anche il mondo interiore, i ge­sti, le parole, le cose, le emozioni, i pensieri mediante cui si stabi­liscono e si svilup­pano rapporti.

 

                                                                                                                      Francesco De Bartolomeis

 

 

 

 

Note biografiche

 

Sergio Agosti è nato a Carpaneto (Piacenza) nel 1933. Ha vissuto a Torino dal 1961 al 1971 trasferendosi poi a Chieri, dove tuttora risiede, in corso Torino, 54. È presente nell'attività artistica nazionale ed internazionale dal 1953 conseguendo premi e segnalazioni. Allestisce mostre personali dal 1955. È stato segnalato per la pittura sui cataloghi d'Arte Moderna Bolaffi - Mondadori n.13 del 1978 (da Renzo Guasco) e n.19 del 1984 (da Angelo Dragone). Ha illustrato e pubblicato libri con tavole realizzate all'acquaforte, litografia, calcografia a rilievo e serigrafia. Ha realizzato xilografle a più legni e incisioni a colori a più lastre nonché lavori in vetro. Le ultime sue opere sono realizzate su carta, cartoni di pasta vegetale ed altri supporti poi doppiati con carte particolari.

 

 




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