Hozro: materiali sulle arti visive a Genova



 

 

RENZO CORDIVIOLA

 

Con la scomparsa, all'età di novant'anni, di Renzo Cordiviola, Genova perde il pittore che forse con maggior fedeltà ne ha raffigurato gli angoli caratteristici: quelli noti a ciascuno, come Porta Soprana, ripresa negli anni innumerevoli volte, ma anche i più desueti, proponendoci immagini di vicoli angusti e deserti, ravvivate dalla peculiare felicità dei toni di colore, cogliendo sempre nuove vedute di tetti e di comignoli che talvolta si dilettava ad inclinare per ravvivare con il gioco della fantasia la traccia visiva dei luoghi che amava.

Dopo aver appreso negli anni '30 le tecniche dell'incisione, Cordiviola iniziò la sua autentica vicenda artistica negli anni del dopoguerra, recandosi a Parigi (dove visse per un paio d'anni da scapigliato, vendendo i suoi quadri nella piazza di Monmartre) ed iniziando poi una sequenza di mostre che doveva portarlo, con i suoi versatili paesaggi (che Mauro Bocci ha letto come testimonianze di un affinamento espressivo e di un approfondimento poetico incentrato sui rapporti cromatici), da Monaco a Londra, da Basilea a New York. 

A Genova, fra il '60 ed il '70, le sue mostre da Rotta divennero una sorta di rito annuale, ripreso in seguito nelle sale della Galleria Il Grattacielo, dove nel 1996 allestì un'antologica che rimane il ritratto più completo di un artista ricco di spirito, ironico, che - come recitava allora la presentazione - "ha saputo mantenere inconfondibile il suo segno e il suo modo di vedere  e di esprimersi, qualunque sia stata la tecnica ed i modelli ispiratori adottati".

 

s.r.  (2000)





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