Hozro: materiali sulle arti visive a Genova







PASSAGGIO IN EUROPA

Si riporta all'idea del nomadismo, uno dei motivi di fondo del panorama culturale di questa fine secolo, il titolo della mostra aperta ieri al pubblico nelle sale del centro della Creatività di Palazzo Ducale, per iniziativa dell'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Genova. Ma "Di passaggio" evoca non tanto un incessante andare altrove quanto piuttosto uno scambio regolato, un transito fra l'ambito cittadino e l'Europa che si realizza nella partecipazione autori genovesi a talune manifestazioni di respiro internazionale. Accanto ad un confronto a largo spettro come la "Biennale dei giovani artisti" (la cui nona edizione andrà in scena a Roma in giugno, con sezioni dedicate alle Arti visive e applicate, alle immagini in movimento, alla musica e alla scrittura), prendono campo per la prima volta due altre iniziative d'impronta più spiccatamente formativa: "Germinations Europe", che propone workshops per gli allievi delle Accademie di Belle Arti, e "Pépinières", un programma di residenze all'estero per giovani artisti e architetti.
L'incremento delle presenze alla Biennale dei giovani (dalle tre registrate nella scorsa edizione si è passati infatti a nove) segnala non soltanto l'emergere di personalità promettenti nei linguaggi dell'installazione, della musica e del design, ma l'entrata a regime del lavoro di sostegno alla creatività svolto negli ultimi anni anche attraverso il concorso "Arti visive" del Comune e il Premio "Provincia di Genova". Anche se va notato come questo supporto istituzionale rimanga in buona misura slegato dalle reali articolazioni (informative e mercantili) del sistema dell'arte e risulti perciò solo parzialmente efficace.
Nella selezione per la Biennale si incontrano anzitutto le illustrazioni ("Omino rosso") di Cinzia Ratto, la grafica di comunicazione di Mirco Credito, attivo anche come videoartista, con i manifesti per il festival di poesia "Genovantacinque", "Liquida luce", proiezione multimediale di Matiz design studio, il rock latino dei Malasuerte. Tra architettura e design l'apporto di Nb'ss (Cristina Cassanello, Valeria Chiarla), con allestimenti di mostre e prototipi di sedie, laddove Flex & Jasper propongono un'inquietante sequenza fotografica che ritrae una figura femminile riversa in un atrio vuoto. Fra le installazioni i mobili "Involucri fluorescenti" di Alessandro Lupi, "Vecchio serpente natura" di Simona Barbera, in cui gli elementi plastici vengono ricavati da residui naturali (la muta del serpente, appunto) o ricreati con materiali inconsueti (il cioccolato) e la sequenza di volti rinchiusi da Sergio Muratore in borse per l'acqua calda di gomma trasparente.
Fra i segnalati per "Germinations Europe" Marco Puerari propone ancora una installazione realizzata con materiali di recupero e componenti naturali mentre Michela Rapetti si presenta con un lavoro pittorico di forte espressività.
Decisamente inclinato verso l'architettura il baricentro della sezione dedicata a "Pépinières" (in italiano "Vivai"). Al lavoro sulle periferie e le lacune urbane di Grégoire Maisondieu, architetto parigino cui è stata assegnata una residenza a Genova sono accostate infatti le elaborazioni progettuali dei genovesi Manrico Mazzoli e Maria Cristina Turco, vincitrice, quest'ultima, di una residenza a Graz. Mentre i lavori degli artisti visivi affrontano le tematiche dell'itinerario e dell'intervento ambientale (Cristina Magnanego), rimarcano la desolazione dei "non luoghi" (i già ricordati Flex & Jasper) o si applicano a indagare, straniandola dalla destinazione d'uso, la dimensione costruttiva di spazi minimi, quali cassetti, freezer, scatoloni di cartone (Massimo Palazzi).

s.r. (maggio 1999)





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